M.T. scrive per conto di una Organizzazione di produttori riconosciuta per il comparto ortofrutticolo che vorrebbe associare anche produttori di altri stati membri. Chiede di sapere quali sono gli adempimenti necessari per acquisire la qualifica di OP transnazionale e quali vantaggi si potrebbero ricevere rispetto ad una normale OP.
“Le regole che le OP e le AOP debbono rispettare per poter acquisire lo status di OP e AOP transnazionale – scrive Luca Marino – sono indicate chiaramente all’articolo 4 del Decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 0525633 del 27/09/2023.
Per quanto riguarda la situazione descritta nel quesito, basterebbe far aderire, in qualità di soci, agricoltori di altri stati membri dell’Unione che coltivano uno o più prodotti ortofrutticoli per i quali la OP è già riconosciuta e che abbiano realizzato un valore della produzione che rappresenti almeno il 5% del VPC (Valore della Produzione Commercializzata) necessario al riconoscimento dell’OP. Tenendo presente che il VPC per il riconoscimento di una OP riconosciuta per più di un prodotto ortofrutticolo è pari ad euro 4.500.000 le aziende situate in altri stati membri dovrebbero apportare un VPC superiore a 225.000 euro.
Se tale condizione ricorre, la Regione competente riconosce all’OP, su sua richiesta, lo status di Organizzazione di Produttori transnazionale e provvede, in collaborazione con l’Organismo pagatore competente, alla collaborazione amministrativa con gli altri Stati membri interessati per gli aspetti inerenti al riconoscimento, all’approvazione e all’attuazione dei PO.
Si precisa che, relativamente all’attuazione del programma operativo, i tipi di intervento nell’ambito del programma operativo attuato dall’OP transnazionale debbono rispettare il piano strategico nazionale e le norme nazionali dello Stato membro in cui è situata la sede dell’OP transnazionale.
Le AOP che associano una o più OP riconosciute in altri Stati membri possono chiedere il riconoscimento dello status di AOP Transnazionale.
I benefici economici per le OP e AOP che hanno acquisito lo status ‘transnazionale’ sono notevoli. L’aiuto unionale sulle spese sostenute per l’attuazione dell’intero P.O., infatti, passa dal 4,1% al 5% . Tuttavia, è il caso di segnalare anche alcune sostanziali criticità che riguardano in particolare:
- la complessità nello svolgimento dei controlli da parte delle amministrazioni pubbliche interessate;
- l’individuazione della documentazione utile all’esecuzione dei controlli e in modo particolare quella da utilizzare per la verifica delle superfici condotte dai soci esteri, equiparabile al nostro fascicolo aziendale;
- la corretta gestione del conferimento dei prodotti da parte del socio estero alla OP sia dal punto di vista contabile che del trasferimento del prodotto all’OP stessa e/o direttamente ai clienti.